Come prendersi cura della ferita del cesareo

Così come si consiglia alle donne che partoriscono con parto spontaneo di avere cura del loro perineo, della loro vulva e vagina e di eventuali punti di sutura, allo stesso modo andrebbe indicato anche alle donne che partoriscono con parto cesareo di prendersi cura della loro cicatrice.

In che modo?
Esistono numerosi modi, tra cui i più semplici e accessibili consistono nel toccare l’area della cicatrice attraverso massaggi o semplici manipolazioni.

Il tocco infatti:

  • favorisce la circolare e l’irrorazione del tessuti accelerando la guarigione
  • previene la formazione di irrigidimenti o indurimenti della cicatrice
  • aiuta a ritrovare la sensibilità nella zona

Non è affatto raro trovare donne che facciano fatica a guardarsi, toccarsi, riconoscere la propria pancia dopo un parto cesareo.

I motivi di ciò possono essere di varia natura:

1. Associati a dolore, fastidio, sensibilità ridotta o aumentata della pelle e dei tessuti attorno alla cicatrice.

2. Associati ad aspetti emotivi o psicologici legati ad un’esperienza di parto diversa da quella che si immaginava o si desiderava.

Toccare e massaggiare aiuta il processo di guarigione su tutti i piani, sia su quello fisico, sia su quello psicologico, energetico ed emotivo aiutando tanto la riparazione dei tessuti, quanto la rielaborazione e l’integrazione dell’esperienza di parto nel vissuto personale.

Anche nel caso di cesareo programmato e/o desiderato l’intensità di certi momenti e della nascita in sé possono richiedere del tempo di rielaborazione e la cura della cicatrice può in ogni caso aiutare.

Il tocco e il massaggio ogni donna può farlo da sola, con le sue mani ed eventualmente con l’uso di un olio di mandorle o olio di ricino.

Si può iniziare qualche giorno dopo la dimissione dall’ospedale e continuare finché si ha piacere di farlo.

Inizialmente può essere utile farsi aiutare da un’ostetrica o un professionista di fiducia che può supportare, aiutare o spiegare i vari modi con cui è possibile massaggiare.

Valutando poi con l’ostetrica di fiducia il processo di guarigione e i tempi impiegati, si possono consultare, se necessario, anche altri professionisti competenti come ad esempio osteopati o esperti in armonizzazione delle cicatrici.

[Se ti interessa approfondire l’argomento cerca il libro “Guarire dopo il parto” di Claudia Sfetez.

Se ancora non conosci un’Ostetrica della tua zona una prova a cercare sul sito ostetricheitaliane.it]


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